Come scegliere il proprio chirurgo per la cataratta
Ricorrere ad un intervento chirurgico agli occhi è qualcosa che nessuno fa con piacere; se proprio c’è un’esigenza dovuta alla presenza di patologie più o meno gravi (cataratta,glaucoma,patologie corneali, patologie retiniche…) occorre per lo meno saper scegliere bene il chirurgo e la struttura a cui appoggiarsi. La scelta del chirurgo oculista non è sempre facile anche se è favorita dal gran numero di informazioni oggi disponibili sui Centri Oculistici, privati e non, presenti in Italia e sui medici chirurghi che ci lavorano. In realtà, l’eccessivo numero di indicazioni e consigli, spesso in contraddizione tra loro e provenienti da soggetti diversi e più o meno informati (medico di famiglia, amici, parenti,mass-media), possono generare confusione e rendere questa scelta molto difficile.
E’ utile, quindi, per orientarsi, seguire alcuni criteri essenziali successivamente elencati:
– accertarsi dell’esperienza del chirurgo, del numero di interventi effettuato, del grado di specializzazione raggiunto: molti chirurghi oculisti, per esempio, scelgono di dedicarsi alla chirurgia del segmento anteriore (cataratta , chirurgia refrattiva, , trapianto di cornea, glaucoma…) oppure del segmento posteriore dell’occhio (chirurgia vitreo-retinica) proprio per raggiungere la manualità ed il grado di esperienza ottimale per gli uni o per gli altri interventi, più difficile da ottenere praticando la totalità degli interventi chirurgici oculari.
– Ricorrere ai chirurghi più aggiornati, che abbiano partecipato ad un certo numero di congressi nazionali ed internazionali, che abbiano pubblicato libri e/o articoli scientifici e che sappiano pertanto proporre al paziente le più recenti tecniche chirurgiche; l’oculistica, infatti, è in costante progresso e le tecniche chirurgiche si evolvono molto repentinamente; è necessario perciò evitare
il rischio di essere sottoposti ad interventi chirurgici non più attuali.
– Una buona indicazione del modo di lavorare del chirurgo e della sua equipe viene dato anche dalla visita medica preoperatoria; la moderna chirurgia per fornire risultati ottimali deve essere preceduta da un attento e accurato esame dell’occhio; esso deve consentire al medico, attraverso l’esecuzione di numerosi e differenti accertamenti specialistici, di valutare le condizioni dell’occhio e stabilire l’idoneità all’intervento; quindi, una visita ben fatta è un buon indice che verrà anche fatto un buon intervento.
– Informarsi con molta attenzione sull’intervento chirurgico proposto; cioè sui vantaggi ma anche sugli inconvenienti e sui possibili rischi; leggere, con molta attenzione, il consenso informato; oltre ad una spiegazione dell’intervento che verrà eseguito, esso deve descrivere anche le complicazioni, sia quelle importanti che quelle meno rilevanti; comunque, il paziente deve chiedere al medico le informazioni ritenute necessarie e cercare di chiarire eventuali dubbi; le risposte devono essere complete ed esaurienti. I Centri Oculistici più organizzati, oltre a mettere a disposizione
dei pazienti gli opuscoli informativi su tutte le patologie trattate, forniscono ogni spiegazione attraverso un approfondito colloquio.
– Struttura privata o pubblica? Quale struttura fra quelle pubbliche? Certamente è preferibile quello dove si eseguono molte chirurgie oftalmiche, dove ci sia un’equipe ben strutturata e aggiornata, dove si esegua chirurgia ambulatoriale. Nella scelta incide senz’altro anche il costo dell’intervento. Chi vuole spendere poco o nulla trova nella struttura pubblica la sede
idonea dell’intervento; occorre, comunque accertarsi di essere operati dal chirurgo prescelto e non da un altro, magari meno esperto. In ambienti privati, il paziente è certo che verrà operato
dal chirurgo prescelto e può preferire la data dell’operazione , cosa che può essere utile anche per ridurre al minimo l’assenza dal lavoro; inoltre, egli riceve un’assistenza più personalizzata.
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